Father and son​

Dune, piste e cuore: l’Africa ci aspetta, insieme!

Per una gara mitica,
l’Africa Eco Race e la grande sfida:
raggiungere il Lago Rosa a Dakar

 

LO SCOPO

Condividere la grande avventura sulle tracce della Parigi Dakar, padre e figlio in sella a due moto per raggiungere il Lago Rosa a Dakar.

I PILOTI

Mirco e Tommaso Bettini

LA GARA

Africa Eco Race è una gara difficile, le cui radici affondano nel rally raid più duro e celebre al mondo: la Parigi Dakar (oggi Dakar Rally in Medio Oriente), svoltasi in queste stesse terre fino al 2007.

Africa Eco Race è alla sua sedicesima edizione. Organizzata da Jean Louis Schlesser e una équipe di piloti e professionisti dei rally raid, la competizione partirà in Marocco da Tangeri, il 25 gennaio 2026. La carovana dei concorrenti dal Marocco proseguirà in Mauritania per vedere l’arrivo in Senegal il 7 febbraio 2026, come accadeva al tempo della storica Parigi Dakar. ‘Sulle tracce di Thierry Sabine’ è il motto della prova internazionale che include mezzi come moto, quad, auto, SSV e camion in una sfida composta da 12 tappe con un giorno di riposo a Dakhla, nel sud del Polisario.

La navigazione Equipaggiati solo con un contachilometri, una bussola e un road book, i concorrenti devono percorrere i terreni impegnativi del deserto del Sahara per 12 giorni consecutivi analizzando costantemente la pista da percorrere. Ore e ore in sella alla propria moto, partendo alle prime luci dell’alba e raggiungendo un bivacco fatto di tende berbere e di amicizia, nel tardo pomeriggio, con un clima che passa dagli 0° del Marocco ai +35° della Mauritania e del Senegal. La voglia di misurarsi con le difficoltà di ogni giorno, con gli imprevisti, per ripercorrere quei terreni che hanno creato la leggenda della Dakar; fino al traguardo, disegnato sulle rive dell’epico Lago Rosa a Dakar.

LE MOTO

Le moto saranno queste bellissime Beta 480RR monocilindriche fornite dalla concessionaria Ugolini di Rimini con la partecipazione di Beta Italia.

Le modifiche che apporteremo non stravolgeranno la sostanza e l’immagine delle moto ma andranno a fornirle degli accessori necessari per affrontare in sicurezza i deserti africani. Con grande entusiasmo aziende del settore hanno già aderito al progetto di sviluppo e questo ci incoraggia in questa impresa così difficile quanto emozionante. Tiziano Monti per le sospensioni; GpMucci per le protezioni; ProtoType Team per la torretta strumenti; Bartubeless per le ruote; WLPcom per gli strumenti di navigazione; Xracing per l’impianto di scarico, presto se ne aggiungeranno altre: tutte coordinate dall’esperienza trentennale del Rally Team Azzurrorosa che organizzerà anche assistenza e logistica in gara.

Abbiamo attivato una raccolta fondi con il doppio scopo di sostenere la nostra partecipazione alla Africa Eco Race e continuare un impegno pluriennale nei progetti creati in memoria di Fabrizio al fianco delle popolazioni locali
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